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La Bretagna,
da Rennes a Quimper

Agosto 1992

 

Schede viaggi cicloturistici
Amici della Bicicletta di Verona

 


By Stefano Gerosa gerry@micanet.it, March 1997



Carte geografiche utilizzate

Carta Michelin 1:200.000 n. 230, Bretagne; in vendita nelle librerie italiane. Carte IGN (Institut Géographique National) serie verte 1:100.000 n. 14 (St Brieuc - Morlaix) e n. 13 (Brest-Quimper); acquistate in Francia (se si vuole coprire tutta la Bretagna occorrono anche la n. 16, la n. 15 e la n. 24). Manuali turistici utilizzati: guida tascabile del Touring Club Italiano della Normandia e Bretagna.

Viaggiatori

Stefano Gerosa (gerry@micanet.it), Alessandro Troiani, Mara Giarola, Chiara Bonizzato, Anna Zanotelli, Corrado Checchini.

Introduzione

Abbiamo sempre percorso strade asfaltate. Il viaggio ci è sembrato alla portata di tutti coloro che hanno un minimo di allenamento ciclo-escursionistico, anche se il territorio, prevalentemente collinoso, presenta in alcuni tratti oggettive difficoltà (sali-scendi) che, specialmente se si sommano a non improbabili condizioni meteorologiche avverse, possono rendere alcune tappe particolarmente pesanti. Noi, comunque, abbiamo viaggiato abbastanza tranquilli, affrontando le salite con calma. La notte abbiamo alloggiato in parte in campeggio, in parte in alberghi economici. Qualche volta abbiamo avuto difficoltà a trovare da dormire in albergo (sia per il periodo turisticamente affollato, sia per la numerosità del gruppo). Abbiamo notato che, anche se in agosto da queste parti il sole tramonta alle ore 22, è meglio programmare le proprie tappe in modo di arrivare a destinazione nel primo pomeriggio (già a quest'ora gli alberghi sono pieni), a meno che non si voglia dormire in campeggio (anche qui comunque non conviene arrivare troppo tardi). Per il campeggio è importante avere una tenda con il doppio telo, cioè a prova di pioggia. I costi di alberghi (una stella), campeggi e ristoranti sono molto più contenuti che in Italia. Per quello che riguarda i ristoranti è possibile fare ottimi pranzi a base di pesce e frutti di mare (ma anche la carne qui è molto buona) spendendo molto poco, basta scegliere i menu fissi (anche quelli più economici sono ottimi) e non ordinare bottiglie di vino (che qui è molto caro). Tipica bevanda bretone è il sidro. Anche gli acquisti di alimentari presso minimarket si rivelano particolarmente economici. Nella relazione riportiamo i prezzi in Franchi Francesi (F.) e la corrispondente spesa in lire alla quotazione di agosto '92, circa 230 £ (prima cioè della svalutazione della lira avvenuta a Settembre). Da non dimenticare la mantella impermeabile (il tempo qui è molto variabile) e la crema solare alta-protezione (quando c'è, il sole qui è meraviglioso, ma ustionante).

Domenica 2 agosto - Lunedì 3 agosto: viaggio in treno Verona- Rennes

Dieci giorni prima abbiamo spedito le nostre biciclette a Rennes tramite uno spedizioniere (STI). Domenica 2 agosto alle ore 21,38 prendiamo l'Eurocity (con cuccette) che arriva alla Gare De Lyon di Parigi alle 8,25 del giorno seguente. Qui prendiamo l'autobus (linea 91) per la Gare de Montparnasse dove partono i TGV per la costa atlantica (obbligatorio prenotare, meglio farlo qualche giorno prima in Italia); prendiamo quello delle 10,05 e arriviamo a Rennes alle 12,10. Recuperate le biciclette (un po' fuori di Rennes), visitiamo la città. Ottima cena al ristorante "Le Louisiane" (fantastiche le cozze alla crema): menu di 90 F. + birra 15 F. (105 F. = circa £. 24.000). Pernottamento in albergo (1 stella): una stanza per 3 persone 210 F., colazione a 22 F., quindi 92 F. a persona (circa £ 21.000).

Martedì 4 agosto - 1a TAPPA:

Rennes - Combourg - Beauviour - Le Mont St. Michel - Beaviour (km. 80 + 8)

Giornata di sole. Tappa veramente piacevole tra colline e campagna, tra belle e fiorite case rurali. Partenza ore 9,00 circa. Uscendo dalla città, con qualche difficoltà, troviamo la D-82, che fino a St. Gregoire presenta una buona pista ciclabile. In seguito la strada è larga e scorrevole, ma c'è comunque un traffico abbastanza limitato. Fino a Guipel continui saliscendi possono spaventare, ma non impegnano più di tanto, specialmente se si prende velocità in discesa per poi risalire. Da Guipel il percorso si fa, a parte qualche tratto, più pianeggiante. A ora di pranzo siamo a Combourg, che ha un lago e un bel castello visitabile (ma.. chiuso il martedì).

Partiamo alle 14 da Combourg e da qui fino a Beaviour ci districhiamo in un dedalo di bellissime stradine campestri (praticamente deserte): la D-796 fino a Tremeheuc, da qui la D-83 fino circa a Cuguen dove ci immettiamo sulla D-285. Dopo Broualan, facendo attenzione di svoltare a destra e quindi a sinistra prendiamo la D87 (le insegne di questa stradina sono scolorite, quindi l'abbiamo trovata "a naso"). Giungiamo quindi ad un bel punto panoramico ove scorgiamo dietro una collina la punta di Mont St.Michel (mancano 15 km.) Qui la strada scende fino alla D-155, che attraversiamo, raggiungendo la D-4 e quindi Pleine-Fugeres e la D-90. A St. George de Grehagne altro punto panoramico, dal cimitero vicino la chiesa si vede Le Mont. St.Michel. Ci inoltriamo quindi nella zona dei "polders" su tranquille stradine tra i campi di carote, per raggiungere (ore 17,30) Beauvoir (80 km.), ove piantiamo le nostre 3 tende nel campeggio "Le Gué de Beauvoir" (spesa circa 3.500 lire a persona). Dopo le 19.00 raggiungiamo (4 km.) Mont St. Michel, per una prima visita veloce. La zona è turistica e la strada molto trafficata. Al ritorno ci fermiamo a metà strada, dove sorgono mega-ristoranti e alberghi che accolgono pullman di turisti, quindi non ci aspettiamo di mangiare molto bene, tuttavia non restiamo del tutto delusi della cena al ristorante La Rotisserie (alcuni provano il menu turistico da 68 F., circa 16.000 £, altri quello che prevede anche le ostriche per 99 F., circa 23.000 £).

Mercoledì 5 agosto - 2a TAPPA:

Beauvoir - Le Mont St. Michel - Beauvoir - Dol de Bretagne - Cancale (km. 8 + 50)

Altra giornata di sole. In mattinata visita all'abbazia di Mont St.Michel, famosa località frequentata da una folla di turisti. E' un'isolotto roccioso ove sorge un'antica abbazia; una diga lo collega alla terraferma. Per l'impressionante gioco delle maree oceaniche, talvolta è un'isola, altre volte è raggiungibile a piedi camminando sulla sabbia. La visita all'abbazia è veramente interessante; ogni ora c'è una guida in lingua italiana. Il complesso, databile tra il 1000 ed il 1400 è costruito in maniera incredibile attorno al monte. Bellissimo il chiostro. Ritorno al campeggio e partenza alle ore 14,45. Sempre attraverso i Polders raggiungiamo la D-797 (molto trafficata) e a St. Broladre prendiamo la D-80 (tranquilla). La strada è poco impegnativa e arriviamo presto a Dol, dove visitiamo il Menhir de Champ-Dolent (sulla D-795, salite). Il Menhir de Champ-Dolent è un monumento megalitico dei popoli celti, databile tra il II° e III° millennio A.C., uno dei più alti della Bretagna (quasi 10 metri). Da Dol, imboccando la D-82 e proseguendo per altre stradine secondarie, passiamo accanto a Mont-Dol e raggiungiamo il mare a le Vivier. Qui sul lungomare sorgono gli allevamenti di ostriche, e delle baracche ove si possono mangiare fresche. Seguiamo la litoranea D-155 e quindi la D-76 (strade molto trafficate, salita impegnativa dopo St. Benoit).

Prima di Cancale imbocchiamo sulla destra la bellissima strada panoramica che, in discesa, ci porta direttamente al porto, dal quale risaliamo per una ripidissima salita al centro della città; sono le 19.00. Troviamo alloggio in un campeggio un po' improvvisato (il campeggio principale è completamente esaurito). Verso le 22 ci rechiamo al porto di Cancale dove troviamo un ristorante veramente ottimo (Le Sureouf ?) con un menu da 88 F. + birra 15 F. (103 F.= 24.000 £), mangiamo frutti di mare e pesce cucinati alla perfezione (ottimo il servizio).

Giovedì 6 agosto - 3a TAPPA:

Cancale - Pointe du Grouin - St. Malo (km. 24)

Tempo variabile: nuvoloso con spruzzatine di leggera pioggerellina la mattina, sole meraviglioso il pomeriggio. Partenza alle ore 10, tutto il breve percorso sulla D-201. Molto bella la costa, con alcuni tratti di aspetto quasi mediterraneo. La strada è quasi tutta un sali-scendi con alcuni "strappi" abbastanza impegnativi. Il traffico non manca essendo la zona di richiamo turistico. Dopo la colazione in un bar di Port-Briac, un'altra sosta a Pointe du Grouin dove l'interesse naturalistico e il panorama impongono una lunga fermata. Da qui si vede tutta la costa da entrambe le parti, ad Est spicca lontano Mont St. Michel. Un'associazione naturalistica mette a disposizione dei binocoli per osservare gli uccelli. Alle 13,30 siamo già a St. Malo dove ci rechiamo all'ufficio turistico fissando subito due camere per due notti (in media, con prima colazione, spendiamo 99 F. a persona per notte, circa 23.000 £.) in un albergo non proprio centralissimo, ma comunque... abbiamo le biciclette. [ Scopriamo che non esiste un traghetto per arrivare con le proprie bici a seguito a Cap Fréhel (contrariamente a quanto pubblicato su un noto libro su itinerari cicloturistici in Europa: ulteriore dimostrazione che molte di queste pubblicazioni commerciali vengono costruite "a tavolino" da giornalisti e non scritti da veri cicloturisti). ] Il pomeriggio, dopo una merenda a base di Crepes (se salate si chiamano Gallettes), una specialità Bretone esportata in tutta la Francia, visita alla cittadina di St.Malo, veramente suggestiva; percorriamo i bastioni che la circondano e visitiamo un isolotto, raggiungibile solo con la bassa marea (quando il mare raggiunge le massime altezze sommerge il sentiero; cartelli ammonitori intimano di non farsi sorprendere). La sera ottima cena a base di pesce in uno degli innumerevoli ristorantini (per soli 88 F., circa 20.000 £ un ottimo menu).

Venerdì 7 agosto: Visita a Dinan

Con i treno ci rechiamo a Dinan, per visitare questa città con le sue case antiche a graticcio.

Sabato 8 agosto - 4a TAPPA:

St.Malo - Lancieux - Matignon - Cap Frehel - Erquy (km. 80)

Tempo variabile: nuvoloso e un po' di pioggia. Partiamo alle 9,00 immettendoci sulla supertrafficata circonvallazione e poi sulla D-168 (qualche salita impegnativa). Il traffico diminuisce sulla D-603, tra l'altro più pianeggiante. Prima di Lancieux spettacolo veramente bello sul ponte, con tutte le barche arenate per la bassa marea. Prendiamo la D-786 ma, per evitare il traffico, l'abbandoniamo per la D-26 e quindi prendiamo una bella stradina a sinistra tra le colline. A St. Jaguel prendiamo un'altra stradina pianeggiante che corre diritta, parallela alla D-786. Siamo a Matignon alle 12,00. Da qui si scende verso la Baie de la Frenaye dove passato un ponte, prendiamo una tranquilla stradina sulla destra e per una forte salita superiamo il dislivello di circa 70 m. per prendere la D16 (qui ritroviamo il traffico, la zona è turistica) per la quale, attraverso una splendida brughiera e trovando panorami di inaspettata bellezza raggiungiamo Fort La Latte, un'antica fortezza posta su una sporgenza rocciosa sul mare (visitabile).

Visita quindi a Cap Frehel, affollato di turisti, che salgono sul faro o camminano fino allo strapiombo, ove la roccia, composta di arenaria variegata ed ardesia, cala a picco sul mare per 72 m. La strada che segue (D-34 e D-786) fino ad Erquy è molto trafficata (qui infatti ci sono belle spiagge e quindi molta gente; Sables d'Or comunque è orrenda) e molto impegnativa per i vari sali-scendi. Circa due km. dopo Erquy troviamo, al campeggio Les Roches, l'ultima piazzola libera rimasta (spendiamo solo 3200 £ a persona). In paese mangiamo all'Hotel de La Plage (menu da 68 F. + birra 10 F. = circa 18.000 £).

Domenica 9 agosto - 5a TAPPA:

Erquy - le Val André - St. Brieuc - Binic - Plourhan (km.75)

Tempo nuvoloso, qualche sprazzo di sole. Partenza ore 10,00, raggiungiamo le Val Andrè per stradine interne (con qualche difficoltà d'orientamento), qui facciamo colazione e ripartiamo alle 11,00. Prendiamo la D-34 che ad un bivio lasciamo per la stradina che costeggia il mare. In località Jospinet ci fermiamo alla "Festa delle cozze" a bere un bicchiere di vino. Alle 12 ripartiamo raggiungiamo Morieux (dopo un giro vizioso, avendo smarrito la direzione) e quindi Hillion (punto panoramico vicino al cimitero). Abbiamo già fatto molti sali-scendi, ma la lunga strada in salita da Yffiniac a Langueux (con il vento contrario) ci stanca più di tutto il resto. St. Brieuc è una città moderna e molto brutta dove non c'è proprio niente da vedere (ci fermiamo alla stazione a fare le prenotazioni per il ritorno). Inoltre, forse perchè è domenica, la città è completamente deserta. Facciamo merenda nell'unico locale che troviamo aperto, una pasticceria. Alcune difficoltà per uscire da St.Brieuc, costeggiamo l'autostrada sulla pista ciclabile che poi finisce in un quartiere dove è difficile ritrovare la strada D-786, molto trafficata e brutta. Dopo una breve visita al porto di Binic (alla Domenica confusione indescrivibile: gli abitanti di St. Brieuc sono forse tutti qui ?) intendiamo prendere la D-21 per Plourhan, ma sbagliamo strada e la raggiungiamo alle 18,00 per altre stradine secondarie (non tracciate sulla Michelin). Qui ci dividiamo in due gruppi trovando da dormire in due case rurali a 3 km dal paese (pernottamento + colazione: 100 F. a testa, circa 23.000 £). In paese c'è un solo ristorante ma quella sera serve solo alcuni ospiti; impietosendo la proprietaria (siamo in bici!!), riusciamo a mangiare (per soli 55 F. a testa, circa 12.000 £.).

Lunedì 10 agosto - 6a TAPPA:

Plourhan - Treguier, + Sillon de Talbert (Km. 41 + 36)

Tempo variabile: sole la mattina; nuvoloso, vento e qualche spruzzatina di pioggia il pomeriggio. Partenza ore 9,30. Da Plouha prendiamo la D-786, che seguiremo fino a Treguier (il traffico è scarso, la strada è, come sempre, un saliscendi), la abbandoniamo per un tratto a St. Barbe per fermarci ad un bel punto panoramico (con tanto di tavola con mappa e indicazioni). Alle 12 circa giungiamo a Treguier, dove troviamo alloggio in un albergo sito nel bellissimo centro storico, vicino alla chiesa. (Hotel Le Saint-Yves 2 camere, una da 2 e una da 4 a 130 e 170 F., cioè 50 F. a testa, circa 11.600 £). Nel pomeriggio, nonostante che il tempo si sia guastato (a tratti piove e tira vento) con le bici scariche, raggiungiamo il Sillon de Talbert. A piedi quindi percorriamo questo lembo di terra che si protende per 4 km. nell'oceano. Il cammino è abbastanza lungo, ma il fascino del mare ci conquista (peccato non poter fare un bagno, troppo freddo). Per la cena a Treguier c'è un'ottima pescheria-ristorante dove è possibile mangiare l'aragosta senza spendere troppo; solo Anna (la più furba) ne aprofitta.

Martedì 11 agosto - 7a TAPPA:

Treguier - Ploumilliau - Morlaix (km. 70)

E' stata la tappa più impegnativa del nostro viaggio. Abbiamo percorso stradine secondarie e bei paesaggi rurali (molto ondulati !!), ma il forte vento e qualche occasionale spruzzo di pioggia ci hanno stancati e hanno reso più pesanti le salite. Partenza ore 10, dopo pochi chilometri abbandoniamo la D-786 per prendere a sinistra una stradina che ci porta sulla D-72 (traffico zero), passando per la frazione di Kerhamon e quindi per Langoat, Lanmerin, Rospez, Buhulien. Fin qui la strada è stata abbastanza pianeggiante, ma adesso inizia una serie di saliscendi abbastanza impegnativi. Dopo Pont Keriel arriviamo a Ploubezre e da qui raggiungiamo Ploumilliau attraverso un dedalo di stradine (deserte e in una campagna molto bella) tra le quali facciamo fatica ad orientarci (per fortuna abbiamo già acquistato la carta 1:100.000 dell'IGN). Siamo a Ploumilliau alle 13.30, breve colazione al sacco e si riparte alle 14.45; prendiamo la D-30 e, con una discesa quasi continua di 3 km., arriviamo sulla costa a S.Michel, quindi a Plestin, ove abbandoniamo la super-trafficata D-786 per una stradina interna (sempre con continui saliscendi) che passa per Pont-Menou giungendo a Lanmeur. Ripresa la D-786 fino a Morlaix è quasi tutta discesa (ma il vento contrario ci rallenta). Nonostante tutto alle 17,30 giungiamo a Morlaix, prenotiamo per la notte e quindi visitiamo il centro, incassato tra due colline e sovrastato da un'ottocentesco viadotto ferroviario, ammirando tra l'altro le tipiche case bretoni a graticcio. Cena pessima. Ottimo pernottamento presso una famiglia in una bella casetta alla periferia della città (una stanza e prima colazione per 2 persone 160 F., circa 18.500 £. a testa).

Mercoledì 12 agosto - 8a TAPPA:

Morlaix - St. Thegonnec - Guimiliau - Lampau Guimiliau - Landivisiau (km. 30)

Anche oggi giornata ventosa e cupa, fa anche freddo. Ma comunque facciamo pochi chilometri e lunghe soste. Siamo nelle zone dei più famosi Calvari della Bretagna, tipiche decorazioni scultoree del XVII secolo che sorgono in altrettanto interessanti complessi parrocchiali (Enclos parroisiaux). Per la D 712 (scarso traffico) raggiungiamo St. Thegonnec, quindi per altre strade Guimiliau e Lampau Guimiliau. Alle 15 siamo già a Landivisiau, paese assai brutto, la pensione dove finiamo è una vera topaia... da evitare.

Giovedì 13 agosto - 9a TAPPA:

Landivisiau - Huelgoat (km. 48)

Oggi entriamo nel Parco Naturale Regionale dell'Armorique. Per raggiungere Huelgoat dobbiamo attraversare una zona montuosa, ma inaspettatamente la strada si rivela molto più facile del previsto. Partiamo alle 9.30, per la D11 (traffico scarso) raggiungiamo St. Sauveur (ore 10.20) e quindi, poco dopo, abbandoniamo la strada principale inoltrandoci a sinistra per delle stradine secondarie, molto belle e tranquille ma con qualche salita impegnativa, dirigendoci verso la località La Garenne alla ricerca di un Dolmen, altro antico monumento religioso celtico, che scoviamo a fatica abbandonato tra gli alberi ed i rovi (e a proposito di rovi non perdiamo l'occasione per fare una scorpacciata di more; in Bretagna ce n'è dappertutto tantissime). La Garenne è segnato anche sulla 1:200.000 (Michelin), ma per queste strade secondarie meglio la 1:100.000 (IGN). A Commana prendiamo la D764 (poco traffico) e in 5 km. di dolce salita arriviamo (di corsa) a circa 350 metri. Siamo nei pressi di Roc Trevezel (384 metri, il rilievo più alto della Bretagna), qui il paesaggio è caratterizzato da brughiere montane e boschi. Da Roc Trevezel una lunga discesa ci porta a la Feuillée dove prendiamo la D42, una bella strada (leggermente ondulata) raggiungendo Berrien (un'ora di sosta per colazione al sacco) e quindi per la D 14 alle 15 giungiamo ad Huelgoat, un bel paese adagiato a fianco di un lago artificiale (creato per la lavorazione del piombo argentifero) che brilla sotto i raggi del sole. Non riusciamo a trovare stanze ne in famiglie, ne in alberghi (tutto esaurito) e quindi piantiamo le nostre tende al Campeggio Comunale. Durante la notte continua a piovere ed alcuni di noi hanno problemi di infiltrazioni d'acqua nella tenda.

Venerdì 14 agosto: Visita a Huelgoat

Forse il ricordo delle favole della nostra infanzia, ci spinge a fermarci un giorno a Huelgoat, per un'escursione a piedi nei boschi dove le leggende narrano si radunassero i Cavalieri della Tavola Rotonda. Dopo la passeggiata alla Grotte du Diable e al Chaos du Moulin, ove tra macigni di granito riversi sopra un torrente si svolge un sentiero segnalato, ci dirigiamo verso il Camp d'Artus. Non si tratta però del campo del famoso re, bensì di un importante sito gallo, scoperto nel 1938. La mattina, prima della visita, abbiamo trovato due stanze da tre persone all'Hotel du Lac (una a 170 F., l'altra a 140: dividendo per 6 circa 12.000 £ a testa. Senza prima colazione dato che nella piazza principale c'è un'ottima pasticceria). All'Hotel du Lac abbiamo anche pranzato bene entrambe le sere (menu da 60 F. + Birra 15 una pioggia scrosciante raggiungiamo Quimper (per abbreviare abbiamo percorso la D-39, in alcuni tratti abbastanza trafficata). La città è molto bella ed interessante, ricca di negozi utili per il nostro shopping finale (regalini per amici e parenti).

Ceniamo e pernottiamo all'Hotel Celtic (menu da 55 F., circa 12.700 £; piccole stanze da tre a 120 F.+ colazione 20 F. a testa, quindi 60 F. a testa, circa 14.000 £).

Lunedì 17 agosto: RITORNO IN ITALIA

Rispedite le biciclette tramite ferrovia (non come bagagliaio, dato che l'Italia da pochi mesi è uscita dalla convenzione Europea, ma come merce qualsiasi rivolgendoci allo spedizioniere francese presso le ferrovie. Abbiamo speso parecchio, con lunghi tempi per l'arrivo in Italia, e inoltre abbiamo subito qualche danno alle bici, tuttavia non ben imballate. Alla partenza per fortuna le abbiamo spedite con uno spedizioniere privato ... altrimenti ci andava a monte la vacanza). Per il treno abbiamo già prenotato una settimana prima a St. Brieuc. Da Quimper treno alle 12,30, cambio a Lorient per prendere il TGV, arrivo a Parigi, di nuovo veloce trasferimento in autobus da una stazione all'altra, treno con cuccette per l'Italia alle 20.06, arrivo a Verona alle 6,30.

[Tot. percorso: 642 km in 11 tappe (media (642/11)= km 58,3 giornalieri.]