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Paesi Baschi e Asturie
da Bayonne a Oviedo
Settembre 1991

Schede viaggi cicloturistici
Amici della Bicicletta di Verona


 By Stefano Gerosa gerry@micanet.it, March 1997



Carte geografiche utilizzate

Carta Michelin 1:400.000 n. 442 (Espana: Cantabria - Pais Vasco/Euskadi - Navarra - La Rioja - Castilla - Madrid). In vendita nelle librerie italiane. Manuali turistici: guida Touring Club Italiano della Spagna, Guida Turistica Vivilmondo BUR "Spagna" - Rizzoli 1990 (traduzione de "Le guide du rotard/Espagne di Hachette)

Viaggiatori

Stefano Gerosa (gerry@micanet.it), Massimo Muzzolon, Marina Mazzi

Introduzione

Abbiamo spedito con il treno le nostre biciclette a Bayonne, città francese a pochi chilometri dalla costa atlantica (il viaggio in treno Verona-Bayonne è di circa 21 ore). Abbiamo sempre percorso strade asfaltate. La notte abbiamo quasi sempre alloggiato in alberghi (hostal). Non abbiamo mai avuto difficoltà a trovare da dormire. Il costo di alberghi e ristoranti è più o meno lo stesso che in Italia (forse qualcosa di meno nelle Asturie). Siamo cicloturisti di una certa esperienza e con un discreto allenamento (per le oggettive difficoltà del percorso si sconsiglia questo viaggio a chi fosse alla sua prima esperienza cicloturistica).

Mercoledì 11 settembre - 1a TAPPA:

Bayonne - St.Jean Pied de Port (km. 64)

Partenza ore 12,00 circa. Uscendo dalla città abbiamo scoperto l'esistenza di una ciclopista da Bayonne a Hendaye. Purtroppo non era la nostra strada, quindi abbiamo preso la direzione di Hasparren evitando la "Route Imperiale des Cimes" (temendo fosse troppo impervia) e dirigendoci invece in direzione Mouguerre e Briscous. Abbiamo avuto notevoli difficoltà a trovare la strada anche perchè abbiamo cercato di evitare la nuova superstrada (non segnata sulla carta Michelin) verso la quale porta tutta la segnaletica. La strada che abbiamo percorso passa quindi per Hasparren, Bonloc (delizioso paesino dove ci siamo fermati a mangiare una omelette), Irissarry, Jaxu. Abbiamo trovato, a parte alcuni brevi tratti, scarso traffico. Il percorso, montuoso, è molto bello, ma abbastanza impegnativo, specialmente quale prima tappa (continue salite e discese). Alle 19,30 raggiungiamo San Jean Pied de Port (durante il percorso ci siamo dovuti fermare per un temporale e per una foratura); oltre ad essere un incantevole borgo medioevale (visita obbligata), è luogo di passaggio del famoso "Cammino di Santiago". C'è più di un albergo (e un campeggio). Noi abbiamo alloggiato all'Hostal Ramuncho, nella parte antica della cittadina (245 F. - circa 54.000 £ - per 3 persone in una camera con bagno, senza colazione)

Giovedì 12 settembre - 2a TAPPA:

St.Jean Pied de Port - Burguete (km. 32)

Anche oggi, causa pioggia, siamo partiti tardi (verso le 11,30). La strada è abbastanza piana sin al confine (Arneguy), dove comincia a salire ripidamente (si deve arrivare, da circa 300 m., ai 1057 del passo di Ibañeta). Il primo paese spagnolo è Valcarlos, non molto grande, ma passando abbiamo visto qualche hostal (nota per chi pensasse di fare una tappa più lunga il giorno precedente). Il paesaggio è molto bello; temevamo, trattandosi di un passo importante, di trovare traffico, invece la strada è abbastanza tranquilla (a parte, ogni tanto, qualche camion carico di legname). Dalle 13,00 alle 14,00 sosta per colazione al sacco e poi si prosegue; qualche chilometro di dura salita e siamo al famo-so passo di Ibañeta (ore 15,20) dove ci fermimamo per qualche foto. Quindi una rapida discesa fino a Roncisvalle dove, scopriamo, c'è solo il Monastero (che visitiamo) e due alberghi (uno chiuso per ferie e l'altro tutto occupato). Comunque c'è anche un piccolo ufficio Informazioni Turistiche dove ci forniscono l'opuscolo che elenca tutti i privati della Navarra che affittano camere. Scendiamo quindi fino alla vicina Burguete (arrivo ore 18,00), delizioso villaggio, dove oltre ad esserci due o tre alberghi, quasi tutti affittano camere. Ci fermiamo così in una famiglia, in una casa che per la pulizia e l'ordine ricorda quelle del sud-Tirolo. Alle 20, ci rechiamo al ristorante dell'Hostal, scoprendo con nostro grave disappunto che in Spagna si cena solo dalle 21 in poi !! (Costo camera privata, senza colazione: 1300 Pt per persona - circa 16.000 £. Al ristorante spendiamo circa 18.000 £ a testa per una cena completa).

Venerdì 13 settembre - 3a TAPPA:

Burguete - Pamplona (km. 45)

La strada da Burguete a Pamplona la percorriamo in una mattinata: poco trafficata e, a parte brevi tratti, poco impegnativa. Partenza ore 9,30 circa. Breve sosta per la colazione ad Espinal e, dopo il paese, breve salita per giungere ad un passo. Dopo la discesa la strada prosegue, in un bel paesaggio, con alcuni sali-scendi non troppo duri. Superato Erro un breve tratto un po' impegnativo per raggiungere un altro passo (sosta per il bel panorama) e quindi veloce discesa fino a Zubiri. Da qui la strada prosegue pianeggiante (in leggera discesa) verso Pamplona (questo ultimo tratto non è però molto bello, ci sono industrie "polverose" e un pò di traffico in più). Alle 13,30 siamo a Pamplona, città in forte espansione edilizia. Il centro è comunque bello e non fatichiamo a trovare un Hostal (Hostal Bearan, 6.000 Pt - circa 75.000 £ - per tre persone, una camera con bagno, senza colazione). Il pomeriggio lo dedichiamo alla visita della città.

Sabato 14 settembre - 4a TAPPA:

Pamplona - Azpeitia/Santuario de Loyola (km. 92)

Partenza ore 9,30. In questa tappa di collegamento prendiamo una strada nazionale, pienamente consapevoli di trovare traffico, nonostante questo però la tappa fin a Tolosa si rivela meno difficile del previsto. Da Pamplona a Irurzun la strada è abbastanza pianeggiante con tratti "a montagne russe" non troppo faticosi. Dopo Irurzun prendiamo la direzione Donostia-San Sebastian e scopriamo che il Paso de Dos Hermanas non ci costringe a salire perchè non è un alto passo montano ma solo un suggestivo passaggio tra due montagne. Quì il paesaggio sarebbe più bello, se non fosse per il traffico e per i lavori in corso per realizzare l'autostrada che, oltre a rendere inquinata e polverosa la strada, stanno "violentando" il territorio. La salita per raggiungere il passo di Azpiroz non sarebbe particolarmente impegnativa, la strada sale di poco, se non fosse per il traffico. Dopo il passo una ripidissima discesa mette alla prova la resistenza dei nostri freni e scopriamo, con nostra grande felicità, che lungo la strada si trovano le fonti del Rio Araxes: c'è molta gente di passaggio che riempie damigiane e bottiglie e noi ne approfittiamo per una bevuta e per rifornire le nostre borraccie. Dopo la fonte la strada continua a scendere, più dolcemente, in una vallata splendida e suggestiva, dove ci fermiamo un'ora (dalle 14.00 alle 15.00) per la colazione al sacco, continuando poi fino a Tolosa, cittadina industriale (e inquinata), che attraversiamo velocemente per proseguire verso Azpeitia. La strada che prendiamo è bella e poco trafficata, ma abbastanza impegnativa (si sale dai 77 m. di Tolosa ai 532 del passo). Un mountain-biker ci ha consigliato, arrivati a Vidania, di prendere la strada più lunga che passa per Regil (meno sali-scendi). Infatti, passata Vidania, la strada sale ancora un poco fino al passo (un bel panorama), ma dopo è tutta discesa fino ad Azpeitia e, anche se il fondo stradale è un po' malmesso, il percorso è piacevole. Alle 18,00 arriviamo ad Azpeitia, ma non vediamo nessun alloggio e quindi proseguiamo per il Santuario di Loyola (ad un solo chilometro dalla cittadina) dove c'è un hotel e la Pensione gestita dai padri gesuiti. Qui però, con un piccolo colpo di fortuna, troviamo da alloggiare in un ostello in ristrutturazione dando pochi soldi al custode. La sera mangiamo bene e abbondantemente ad Azpeitia, in una specie di "Circolo" (dove si sentono gli avventori parlare in basco), spendendo solo 13.500 £ a testa.

Domenica 15 settembre - 5a TAPPA:

Santuario de Loyola - Ondarroa (km. 37)

Premessa: in questa giornata sulle strade abbiamo trovato un po' di traffico, ma si vedeva chiaramente che erano tutti gitanti domenicali (e quindi non fa testo). Partiamo alle 10.30 raggiungendo velocemente Azkoitia dove prendiamo la strada per Elgoibar, abbastanza impegnativa, che sale attraverso i boschi fin al Passo di Azcarate (396 m.). Sul passo incontriamo un gruppo di giovani ciclisti, per lo più Mountain Bikers, che ci consigliano una volta giunti ad Elgoibar di non prendere la strada per Markina-Xemein, ma di scendere per la statale in direzione Deba e, dopo Mendaro, girare a sinistra per Mutriku. Così facciamo: la strada sale rapidamente fino al passo del Calvario (Kalvarioa), dove sentiamo della musica e notiamo molta gente nei pressi di una chiesetta a picco sul monte (raggiungibile per una stradina lungo la quale sono disposte delle croci). Siamo capitati in una festa basca. Dopo aver visto la gara di trascinamento pietre con l'asino, facciamo amicizia con tre ragazzi del posto che ci offrono sidro, vino txakolì (pronuncia: ciacolì) e delle ottime tartine. Dalla grande terrazza ove si svolge la festa possiamo anche ammirare il panorama e il mare: di queste zone ricorderemo certamente questi panorami stupendi, talvolta per noi un po' insoliti, da una parte infatti il verde, i prati e i boschi delle montagne (che ci ricordano zone ben più alte delle nostra Italia), dall'altra l'azzurro del mare. Proseguiamo quindi in discesa fino a Mutriku, dove la strada sale verso l'interno, per poi scendere di nuovo verso il mare a Ondarroa. Sono le ore 15, troviamo subito alloggio all'Hostal Vega, unico albergo (ci sembra) del paese. E, poichè questo tipico porto di mare ha anche due spiaggie, passiamo il resto del pomeriggio al sole e in acqua.... La sera mangiamo, e anche bene, al ristorante dell'Hostal, perchè la pensione completa conviene (pernottamento per 3 persone in 2 stanze senza bagno: 4800 Pta - circa 60.000 lire; cena per 3: 3339 Pta - circa 42.000 £; colazione per 3 persone: 1050 Pta - circa 13.000 lire).

Lunedì 16 settembre - 6a TAPPA:

Ondarroa - Gernika (km. 55)

Questa tappa è stata più impegnativa del previsto per due ragioni: 1) la strada lungo la costa da Ondarroa a Lekeitio che intendevamo percorrere era interrotta per una frana; 2) abbiamo scoperto che anche lungo la costa le strade vanno su e giù con notevoli dislivelli. Da Lekeitio, pur essendoci la possibilità di prendere strade interne più brevi, per raggiungere Gernika abbiamo preferito seguire il più possibile la costa. Su tutte queste strade abbiamo trovato scarsissimo traffico. Siamo partiti alle 10 da Ondarroa, ove abbiamo preso la direzione per Markina e, dopo un po' di salita, a destra per Lekeitio (in una strada che veniva anche indicata quale circuito consigliato ai ciclisti). La deviazione ci ha costretti a salire sui 300-400 m. per poi tornare a livello del mare. Da Lekeitio, dove ci siamo fermati a visitare la cattedrale, la strada riprende a salire e, nei pressi di Ispaster, costeggia zone molto suggestive dal punto di vista panoramico, in seguito scende ad Ea e da qui risale per una salita molto faticosa. In discesa si arriva quindi ad Ibarranguelua dove si imbocca un'altra strada molto bella che, sempre in discesa, porta sulla costa, verso una spiaggia, nei pressi di Cabo Ogoño. Noi siamo arrivati lì circa alle 14 o alle 15 e ci siamo fermati qualche ora per fare il bagno e prendere il sole. Abbiamo quindi proseguito lungo la costa fino a giungere alle foci del rio di Gernika (dove la sabbia si è accumulata formando suggestive spiagge), seguitando per Kanala, Arteaga e altre località fin a Gernika (la strada è sempre un continuo saliscendi). Arrivati a Gernika, alle ore 18, abbiamo trovato l'ufficio turismo che ci ha indirizzati all'unico hostal o ad alcune case private. (All'hostal abbiamo speso 5.000 pta - circa 62.000 lire - per 3 persone in 2 camere - 1 con bagno 1 senza - e senza colazione. Abbiamo mangiato, abbastanza male e spendendo tanto, ad un ristorante nella stessa via dell'Hostal).

Martedì 17 settembre - 7a TAPPA:

Gernika - Bakio (km. 30)

Il mattino lo abbiamo occupato per visitare la Casa de Juntas e il Museo, e quindi siamo partiti alle 12.00. Abbiamo raggiunto abbastanza velocemente Bermeo; la strada, tutta dritta, è un saliscendi tipo "montagne russe", un po' trafficata e poco interessante. Dopo Bermeo invece le auto diminuiscono e la strada si fa molto più suggestiva portandosi, dopo un'impegnativa salita, a costeggiare il mare dall'alto. Molto suggestivo il panorama della costa ove si scorge la rupe con la cappella di San Juan di Gaztelugatxe. Noi non siamo scesi a visitarla solo per il pensiero della risalita. Abbiamo comunque preso posto sulla terrazza di un ristorante, posto dove inizia la discesa che porta a Bakio, per mangiare qualcosa godendoci il panorama. Quindi siamo scesi a tutta velocità a Bakio, arrivandovi alle ore 16,30. Qui, lungo la costa, ci sono molti palazzoni, probabilmente di gente di Bilbao che si è fatta la casa al mare. Abbiamo trovato solo un hostal, molto bello perchè sulla spiaggia e con stanze con vista sul mare, ma abbastanza caro (9.000 pta - circa 112.000 £ - per 3 persone, 2 stanze senza bagno, con colazione). (Solo la mattina del giorno dopo, proseguendo per la strada, ci siamo accorti che, più lontano dalla costa, c'è la parte del paese più vecchia con degli altri hostal - forse più economici -). Il resto del pomeriggio, comunque, lo abbiamo passato in spiaggia fino a tardi, a fare il bagno e a guardare le prodezze dei surfisti.

Mercoledì 18 settembre - 8a TAPPA:

Bakio - Bilbao (km. 53)

Dopo un'interessante colloquio con la proprietaria dell'albergo, fervente sostenitrice di un partito indipendentista, sulla situazione politica nei paesi baschi, partiamo (ore 10 circa). La strada sale per l'interno e si torna a vedere la costa solo in alcuni punti panoramici, è sempre un continuo sali e scendi ed comunque bella solo fino ad Arminza (... nonostante la Centrale Nucleare!!). Passata Plentzia ci si avvicina sempre di più all'hinterland di Bilbao, brutto e industriale, ove aumenta il traffico e la difficoltà a trovare strade alternative a quelle riservate solo alle auto (...forse da Bakio si sarebbe potuto tagliare per Mungia o prendere il treno a Plentzia). Nessuna difficoltà invece a trovare una pensione non troppo cara nel "Casco Viejo", seguendo un'indicazione fornitaci (Hostal Maroño, stanza con bagno per 3 persone, senza colazione: 8200 pta - circa 102.000 £). Sono le ore 17, e dopo la doccia, ci resta una parte del pomeriggio per la visita del centro città e per informarci sui treni. Pranzo abbondante al ristorante cinese "Gran Muralla" (menù del dias -tutto compreso-: 800 pta per persona - circa 10.000 £).

Giovedì 19 settembre - TRASFERIMENTO IN TRENO

Bilbao - S.Vicente de la Barquera

Per trasferircida Bilbao a S.Vicente utilizziamo il trenino della FEVE, che permette di portare la bicicletta sul treno nel quale si viaggia. Il trasporto della bicicletta (scarica) è gratuito ed essa viene caricata nel bagagliaio dal personale addetto (il biglietto Bilbao-S.Vicente costa 1150 pta,circa 14.400 £).Purtroppo il treno è molto lento e oltretutto bisogna cambiare e aspettare qualche ora. Alle 8.50 partenza da Bilbao e alle ore 11.35 arrivo a Santander. C'è il tempo per una visita alla città. Si riparte con il treno delle 16.00 e si arriva a S.Vicente alle 17.30. Siamo quasi nelle Asturie, il paesaggio è molto bello e la stazioncina di S.Vicente a 2 o 3 chilometri dal paese è in un luogo suggestivo e tranquillo. S. Vicente della Barquera è un paese pieno di ristoranti, quasi tutti fanno pesce e hanno prezzi abbastanza buoni; gli alberghi, come scopriamo all'ufficio turistico, sono invece un po' cari (forse perchè qui siamo sulla rinomata Costa Verde). Una signora ci ferma per la strada (si usa così) e ci offre due camere doppie in una casa privata (2500 pta per camera - circa 31.250 £ - non troppo economico ma comunque meno che negli hostal del luogo).

Venerdì 20 settembre - 9a TAPPA

S.Vicente de la Barquera - Corao (km. 74)

Partiamo alle ore 10, dopo una sostanziosa ma economica colazione in pasticceria. Seguiamo la statale N 634 (un po’ di "sali-scendi") fino ad Unquera, e quindi la provinciale N 621 (in salita) fino a Panes. Queste 2 strade sono abbastanza trafficate, ma appena entrati in Panes giriamo a destra e prendiamo la C 6312, per Covadonga e per Cangas, molto più tranquilla e suggestiva. La strada, contrariamente alle nostre aspettative, non è in salita, ma si inoltra in una valle angusta, ma molto suggestiva, fiancheggiando un torrente. Dopo Arena de Cabrales (dove, se avessimo avuto più tempo, ci saremmo fermati un giorno per un'escursione a piedi) conviene fermarsi un poco per ammirare lo stupendo panorama dei Picos de Europa. Da qui la strada comincia a salire perchè c'è da superare un passo, ma poi scende velocemente fino a Renia, dove alle 14 ci fermiamo in un Ristorante a mangiare del "chorizo" cotto nel sidro e ad assaggiare il formaggio di Cabrales (in pratica un pecorino trattato come il nostro Gorgonzola, dal sapore molto forte.). Proseguiamo quindi poco oltre Corao dove, al bivio per Covadonga, si trovano parecchi ristoranti e qualche hostal. Scegliamo quello che, a colpo d'occhio, promette di essere il più economico: "La venta del pollo". Sono le 15: lasciamo i nostri bagagli in albergo e saliamo scarichi fino a Covadonga. Quindi due di noi proseguono fino al Mirador de la Reina (la salita è una vera... parete!!) ad ammirare il panorama (questa escursione senza i bagagli aggiunge altri 28 chilometri ai 74 percorsi nella tappa). La sera decidiamo di pranzare all'hostal, ottimo il pollo fritto (pollo al ajillo). (Stanza senza bagno per tre: 3500 pta -circa 43.750 £-. Cena per tre: 3720 pta - circa 46.500 £. Colazione: 635 pta - circa 7.900 £).

Sabato 21 settembre - 10a TAPPA

Corao - Villaviciosa (km. 53)

Si parte alle 10, raggiungendo velocemente Arriondas (la strada è pianeggiante), da qui si comincia a salire per il Mirador del Fito. La salita è dura ma ne vale la pena. Il panorama è bellissimo: mare e montagne. Proseguiamo quindi giù per la discesa e, qualche chilometro dopo Colunga, dobbiamo affrontare un'altra salita prima di arrivare alle 15, abbastanza stanchi, a Villaviciosa. Ci fermiamo in un Hostal e scaricate le biciclette "voliamo" alla spiaggia di El Puntal a farci un bagno (anche oggi si devono aggiungere quindi questi 14 km senza bagagli a quelli della tappa). La spiaggia non è bella, avremmo fatto molto meglio ad andare alla Playa de Rodiles, che vediamo dall'altra parte del fiume. Alla sera ottima cena in una tipica sidreria asturiana, dove i camerieri, con grande savoir-faire, ti versano il sidro da un metro di altezza. Si mangia bene e si spende poco (per esempio un buon piatto di gamberi costa 1000 pta, 12.500 £). All'Hostal abbiamo speso per tre persone, pernottamento (ci hanno dato una stanza con 6 letti !!!) e prima colazione, 5050 pta - circa 63.000 £-.

Domenica 22 settembre - 11a TAPPA

Villaviciosa - Oviedo (km. 45)

Partenza alle ore 10. La salita comincia qualche chilometro prima di Valdedìos, dove scendiamo a valle per vedere la chiesa preromanica (che purtroppo è chiusa). Torniamo quindi sulla strada principale che sale gradualmente fino ad un passo per poi scendere fin a La Secada. La N 634 naturalmente è trafficata e abbastanza brutta. Oggi proprio sul nostro stesso percorso deve passare una corsa ciclistica, quindi per tutta la strada vediamo molta gente (qualcuno ci saluta e ci urla "olè). A Pola de Siero decidiamo di fare una sosta ad un bar, per mangiare delle tartine e ma anche per vedere passare la gara. Dopo un'altra sosta per una foratura, alle 15 arriviamo ad Oviedo. Troviamo alloggio all'Hostal Mendizabal (Una stanza per 3, senza bagno, 4800 pta -circa 60.000 £-). Il pomeriggio visita alla città. La sera assaggiamo la famosa fabada, una specie di minestrone di fagioli con pancetta e salumi. Buona ma molto pesante. (Spendiamo in tre 4945 pta -circa 62.000 £-). In città c'è una bella festa, con musica, stand e bancarelle. La confusione continua fino alle 1.00 o 2.00 di notte....

Lunedì 23 settembre

VISITA AD OVIEDO

Con le bici scariche saliamo al Monte Naranco per visitare le chiese preromaniche. La salita non è tanta e ce la caviamo abbastanza in fretta. A mezzogiorno mangiamo un pasto completo in un ristorante del centro, scoprendo che il menù del dias è molto economico. Il pomeriggio lo dedichiamo agli acquisti (regali, dischi di musica asturiana, ecc.) e alla spedizione delle biciclette (sempre con il treno).

Martedì 24 settembre

RITORNO IN TRENO IN ITALIA

[Tot. percorso: 580 km in 11 tappe (media: 52,7 km giornalieri).]